In conclusione

Verifichiamo ora se quelle arroganti descrizioni con cui annunciavamo la nostra nuova moneta nelle pagine iniziali di questo libro, nel paragrafo il Credito Naturale, siano state effettivamente tutte dimostrate. Introducendo il nuovo Credito, si scriveva infatti che:
  • al pari di una moneta: è uno strumento di scambio, convenzionalmente accettato e liberamente circolante in un circuito economico predisposto, gestibile in conti correnti, transazioni via web e mobile app; è suddividibile e moltiplicabile in qualsiasi taglio e può essere stampato per agevolare transazioni tra persone fisiche;
    Siamo convinti che quanto fin qui scritto e letto, potrebbe essere sufficiente a dar giustificazione ad una collettività nel costituire un circuito di scambio, dove il Credito autogenerato possa liberamente circolare. In questo caso sarebbe possibile gestire la contabilità dei saldi in diverse maniere più o meno semplici o complicate: dal semplice foglio di calcolo tipo Excel, alle straordinarie possibilità offerte dal software STRO Cyclos, il quale permette di istituire una Banca virtuale con tanto di conti correnti, POS e mobile app, scegliendo il tipo di valuta virtuale preferita. In mezzo a questi due estremi, nulla toglie che chiunque sarebbe libero di produrre un proprio software di gestione, sia stand-alone (che gira su un PC o LAN) o online-web. Sarebbe quindi possibile prevedere un sistema di stampa dei crediti così che siano scambiabili personalmente per agevolare transazioni tra persone fisiche;
  • diversamente dalla moneta: non esiste accaparramento. Non si può accumulare. Viene generato all’atto di una transazione commerciale, immediatamente esaurito in essa e non è doppiamente utilizzabile;
    metà di questo trattato verte su questo argomento perciò non aggiungiamo altro;
  • superiormente alla moneta: la generazione è affidata direttamente all’Operatore; la sua quantità è limitata solamente dalla capacità di essere in grado di produrne, mentre la sovrapproduzione non è possibile perché il sistema è autocontrollante; il suo valore nominale garantisce l’incasso del controvalore originario in beni reali, senza bisogno di una autorità centrale garante.
    .. e l’altra metà di questo trattato verte sulla possibilità di auto generazione della moneta da parte degli operatori senza bisogno di banche. Semplicemente Rivoluzionario!
Esauditi e dimostrati questi tre punti, possiamo aggiungere altre caratteristiche che rendono il Credito derivante dal lavoro, idoneo allo scambio. Senza tema di smentita possiamo aggiungere che:
  • può essere creato solo a patto di un certo sforzo: questo punto è più importante di quanto possa sembrare. La particolare caratteristica evita a chiunque di poter immettere moneta nel circuito senza fornire un lavoro (contrariamente a quanto fa il sistema bancario ufficiale, ad esempio), determinandone così la difficoltà di emissione. Per fare un parallelismo significativo, è come se fosse necessario estrarre la moneta da blocchi di roccia nella miniera. Un esempio un po’ più attuale, è invece l’analogia con la generazione di cripto valute. Con i necessari distinguo, si sappia infatti che una miriade di computer oggi, concorre alla generazione di varie crypto monete (tipo il Bitcoin) e, pur non avendo potenzialmente ostacoli tecnici a generare dei meri numeri, ogni dispositivo in rete è invece costretto a “guadagnarsi” l’assegnazione di monete, adoperandosi in ripetuti tentativi di risoluzione di complicati calcoli che obbligano le macchine ad un lavoro enorme e al consumo di molta corrente in una competizione frenetica contro le altre. Questi blocchi di calcoli vengono immessi nella rete senza soluzione di continuità ed il primo computer che risolve il blocco di turno, guadagna il premio mentre tutti gli altri, di fatto hanno solo perso tempo e dissipato molto calore. Questo lavoro di risoluzione dei blocchi viene indicato con il verbo “minare” perché similmente al lavoro in miniera, ogni operatore elettronico scava il blocco nel tentativo di guadagnare il premio, anche se il più delle volte risulta lavoro inutile. Questo sforzo viene tecnicamente indicato con il termine POW – Proof of work (dimostrazione di lavoro) e determina l’impossibilità di creare moneta arbitrariamente;
  • ha un valore intrinseco innato perché è convertibile sempre in prodotti e servizi reali;
  • è universalmente accettato: se il Credito è garantito da una controprestazione reale, è difficile credere che non sia accettato ovunque;
  • non è doppiamente spendibile: condizione necessaria e presente in ogni sistema monetario, ogni transazione è tracciabile ed il credito si esaurisce quando incontra il relativo debitore;
  • non può essere sovraprodotto: al contrario della BCE che un giorno sì e l’altro pure, annuncia di emettere, forse sì e forse no, a propria arbitraria discrezione nuova moneta, il Credito può essere emesso solo se l’Operatore ha facoltà di garantirlo con le proprie risorse;
  • non può essere accaparrato: e neanche distolto dal circuito. La moneta è deperibile. Si scioglie se rimane ferma. Bye bye ai miliardari nullafacenti;
  • ciascuno può crearne autonomamente: Abbiamo più volte insistito che all’atto dell’iscrizione con cui un nuovo operatore entra a partecipare al circuito, questo diviene titolare di un Conto contente un bel niente! Il motivo è oramai stra-noto: la moneta viene generata dal partecipante come espressione del proprio valore. Questi ne genera senza intervento esterno, nel momento che ne ha bisogno. La deve sicuramente garantire e viene monitorato su questo aspetto ma lui è pressoché autonomo e sovrano. Questo principio rivoluzionario è l’esatto opposto di quello vigente nella totalità dei sistemi di moneta complementare di cui siamo venuti a conoscenza, i quali assegnano una cifra iniziale di benvenuto, eventualmente poi integrando, in base a nuove esigenze. Ok, ammettiamo che concedere un’assegnazione iniziale di una certa somma, è pressoché equivalente a concedere un equivalente scoperto di conto, ma se rappresenta lo stesso principio, perché non si rinuncia a questa sorta di predisposta supremazia monetaria da parte dell’istitutore del circuito, entità che il più delle volte assomiglia più al direttore di una banca piuttosto che ad un organo democratico popolare? Nel nostro sistema, il Direttorio ha parimenti il suo conto a zero, sia perché sul piano monetario non deve godere di benefici di supremazia, sia perché la moneta, in natura, non esiste! Come fa un operatore di un circuito appena costituito, benché ne sia il gestore, a possederne una quantità, se non ha ancora espresso il proprio valore?
  • non serve una “massa critica” di partecipanti: in caso contrario, questo trattato dovrebbe prodigarsi a fare proselitismo verso un proprio circuito, al fine di dimostrarne la validità. Invece vale l’esatto contrario: ciascuno è libero di verificarne il funzionamento all’interno di una comunità di un numero arbitrario di componenti, anche minimo. Anzi, è consigliabile iniziare proprio in pochi! Qui si sta descrivendo un Sistema al suo massimo grado di astrazione e se fossimo partiti dalla convinzione di dover contare su un numero consistente di partecipanti per garantirne il funzionamento, non ci saremmo messi a buttar giù nemmeno il titolo. Non da ultimo, la parola “massa” ci sta sul gozzo per principio, figuriamoci …
  • non ha bisogno della garanzia di una moneta di “rango”: sebbene sia possibile dare valore al Credito = 1 euro, perché no! giacché una piccola comunità potrebbe volere proprio questo riferimento, diversamente una comunità convinta della necessità di autonomia monetaria, ha un mezzo per organizzare diversamente la propria economia. Questo Sistema lungimirante di cambio del Tempo/contro/Lavoro, rappresenta il mezzo che permette di valorizzare l’unica risorsa veramente Universale: l’energia.
Si viene a determinare così che la ricchezza scambiabile in un circuito predisposto, deriva dal prodotto del proprio lavoro e dalla prestazione dei propri servizi. La moneta diventa solo un mezzo appositamente inventato e convenzionalmente adottato, funzionale all’ottenimento dello scopo.

Tutto questo è il nuovo Paradigma