Le basi della consapevolezza
Siamo continuamente subissati da notizie allarmanti circa la crisi economica dovuta ad una presunta mancanza di “denaro”, ma purtroppo per Loro noi sappiamo che questa motivazione è quantomeno ridicola. L’ammontare della “massa monetaria” circolante non dipende dall’annata favorevole o dal raccolto compromesso da eventi meteo estremi, bensì dalla politica monetaria scelta nelle sedi “elette”. Dato per assunto che i soldi non evaporano all’aria e neanche crescono in zone impervie, la penuria può essere dovuta a cause riconducibili all’accaparramento da parte di qualcuno. Che siano banche private, enti istituzionali o svaligiatori seriali poco importa, ma è scontato che quei soldi sono stipati dappertutto tranne che dove erano destinati, cioè le mani degli utenti partecipanti al circuito monetario, per astrazione massima il Popolo.
Definiamo prima di tutto cosa è Denaro e cosa è Moneta, semplificando in tre punti scarni:
1) Denaro è tutto ciò che ha un valore intrinseco e universalmente riconosciuto. Qualcuno dice che solo ORO e ARGENTO siano denaro;
2) Moneta (o Valuta) è tutto ciò che viene convenzionalmente ritenuto denaro in un determinato luogo e periodo storico. Nei secoli molte cose sono state utilizzate come moneta: bestiame, spezie, conchiglie, gettoni, esseri umani, carta colorata, sesterzi, talleri, caramelle, dollari ed euro;
3) Il Denaro è sempre moneta;
A differenza del denaro, sovente la moneta ha un valore intrinseco trascurabile. Quello che conta è il valore convenzionale che la terna di banche, governi e popoli comunemente concordano. Una banconota da 100€ e una da 500€ vengono stampate dalla B.C.E. al costo di circa 3 centesimi di euro ciascuna, ma il valore concordato tra banche, governo e popolo fa sì che nel circuito economico opportunamente predisposto che va sotto il nome di Eurozona, abbiano un valore pari al numero stampato sulla facciata.
N.B. leggendo qua e là, abbiamo trovato le definizioni di denaro e moneta, esattamente opposte a quelle appena descritte. Ammettiamo che non essendo degli accademici, potrebbero aver ragione quelli che sostengono il nostro contrario. Ci preme però precisare che sono solo definizioni e nulla cambia nel prosieguo della lettura.